VAIANO
Italy

SCHIGNANO - 5 GENNAIO 2011 - ORE 21.00

Qualcosa di insolito sta succedendo stasera nella piazzetta antistante la chiesa di Schignano di Prato. Persone che vanno e che vengono, alcuni sono tutti vestiti con una tunica di colore verde; poi ci sono lì quei mezzi che sembrano piccoli bolidi, che per ruote hanno dei grossi cuscinetti a sfera; e una sagoma strana di una befana un po "bislacca" si aggira come uno spauracchio nella penombra dei lampioni ...
Qualcosa deve accadere, si.   Dev'essere qualcosa di speciale, una cerimonia sacrale, un rituale magico ..., una makumba propiziatoria.
Ohò, attenti aillupo!!!

SVELATO I'MMISTERO

Allora ecco spiegato l'arcano: gli elementi che si vedevano circolare con la tunica verde, erano le PAGLIETTE DEL BUZZI che eseguivano una parte del "CORO GOSPEL".  Poi ci sarà la fiaccolata della befana, con i carretti che scenderanno verso Vaiano e, con le fiaccole accese, arriveranno fino a Piazza Del Comune, dove continuerà il rito ..., cioè la festa.
Quì accanto nella foto, vediamo una alquanto insolita befana, con un altrettanto insolito carretto che, nell'occasione, scenderà verso Vaiano con una delle "pagliette del Buzzi", Matteo, per la cronaca, il quale ha avuto l'ardire di guidare il mezzo fantascientifico messo a punto da ..., insomma, sempre dal solito.

IN PIAZZA DEL COMUNE

Proprio lì, tra il lampione centrale e il lato Nord-Est della piazza del comune, c'è la befana.   I carretti sono già arrivati, le fiaccole che erano attaccate alle maniglie di spinta sono state depositate come un dono tutt'intorno, ai piedi della grande sagoma che se ne sta immobile con la scopa in mano.
Sullo sfondo, insieme alla folla, ci sono le Pagliette Del Buzzi, che tra poco eseguiranno la seconda parte del CORO GOSPEL.   La festa continua ...

E IL DESTINO SI COMPIE

Lo sapevo io, che andava a finire così: non è la prima volta che si brucia le streghe in piazza. Va bene che succedeva diversi secoli or sono, però io, non proprio molto tempo fa, quando ero più giovane ... insomma intorno agli anni sessanta, giù di lì, avevo sentito insistentemente echeggiare per le piazze e per le strade: "Tremate, tremate, le streghe son tornate!"
E così, per non perdere le tradizioni, qualcuno ha pensato bene di dare fuoco alla "vecchietta" per bruciare con essa tutti i simboli del male che siamo circondati ... ( fermi, fermi che quì si rischia di mandare a fuoco tutta l'umanità!!!).

ARRIVANO I NOSTRI

E così qualcuno ha chiamato i pompieri che, accorsi tosto, hanno spento l'incendio, salvando le persone circostanti (e il resto dell'umanità) da una fine atroce.
..."Ora i cavalli non frangean la biada"... pardon, volevo dire ora le persone non si accalcano più guardando curiosi i carretti e il vecchio bamboccio, i cui resti sbruciacchiati sono sparsi per terra in mezzo alla piazza; non più i bambini accompagnati dai genitori saltano e sorridono immaginando chissà quale evento "magico"; lentamente le persone rimaste volgono i passi verso le proprie auto per raggiungere il caldo giaciglio ... "I giochi sono fatti, niente va più".
Ma dall'alto della piazza, sopra il palazzo del Comune, una "vecchia signora" guarda con l'anima triste la fine dello spettacolo. Dentro al sacco che porta sulle spalle non ci sono più regali, ma il vecchio anno passato, insieme a tutte le feste che essa porterà via con sé.
La folla si disperde, ognuno va per la propria strada; e ognuno spera che il nuovo anno, arrivato da pochi giorni, sia migliore degli altri passati.
La "vecchia" tira su un sospiro e si avvia sulla strada del ritorno scuotendo la testa: ella sa già che tra poco meno di un anno tornerà a ripetere il solito rituale, sperando invano che qualcuno, vicino al camino, abbia lasciato "scritto" qualcosa di bello ...